La Chiesa Vittoriosa #Apostolo Beniamino Cascio
Deuteronomio 29:29: che forza che c’è in questo verso!
“Le cose occulte appartengono all’Eterno, il nostro DIO, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge»”.
Leggiamolo in un altro modo, così come il Signore me lo ha rivelato: le cose nascoste rimangono all’Eterno, ma le cose rivelate sono per noi e non solo per noi, ma per le generazioni future, come eredità, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge!
Quanti di voi desiderate “lasciare” qualcosa all’Eterno? Perché la maggior parte delle ricchezze di Dio sono ancora nascoste, ma quelle rivelate sono per noi: il modo in cui Dio risponderà ai tuoi bisogni passati, presenti e futuri! Anche il passato può essere “bonificato”, togliendo le conseguenze negative del vano modo di vivere che ci è stato tramandato. Possiamo dire basta all’eredità maledetta e possiamo confessare con la nostra bocca la “vita nuova”. Nella Bibbia ci sono ottomila promesse e sono promesse basilari, dalle quali possono venire altre e più specifiche promesse. Il problema è che spesso camminiamo come se le opere di Dio non fossero già state compiute. Sono opere che sono state già preparate, noi dobbiamo compierle, ma sono state già preparate!
Le cose le riceviamo, così come le crediamo: ecco perché volendo vedere le cose così come Dio le vede, io quando penso alla chiesa della Toscana io vedo la Toscana come chiesa! Quando gli apostoli scrivevano alle chiese indirizzavano le lettere alla chiesa che era in un dato territorio. Dobbiamo cominciare a vedere le cose così come le vede Dio. Le cose che riceviamo per rivelazione sono la risposta di Dio per benedire te e le generazioni che da te verranno!
Che chiesa vedo io? Quella che vede il Signore e cioè la chiesa vittoriosa.
Vediamolo in alcuni passi e cominciamo da Romani 8:37. Fame, nudità, persecuzioni non sono altro che la premessa del miracolo: la preparazione per la vittoria!
“Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati.”
Solo chi sceglie di ascoltare lo spirito della sconfitta che ti sussurra parole di scoraggiamento e ti dice “non ce la puoi fare, per te è troppo, non puoi resistere…” vede la sconfitta. Oggi una delle strategie del diavolo è farti credere che le scelte estreme siano necessariamente legate a cose negative, ma la scelta estrema di seguire Gesù è quella che porta alla gloria di Dio!
L’essere più che vincitore non è una cosa che devi produrre tu, ma devi credere che Gesù lo ha già fatto per te!
Efesini 1:15-21
“Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore verso tutti i santi, 16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui,”
Qui Paolo parla di conoscenza per esperienza.
“18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi,”
Chi sta influenzando le immagini della tua mente? Non è una questione da poco, perché come ti immagini, così sarai: non usiamo parole diverse dall’immagine che Dio ha di noi o delle persone che abbiamo attorno. Possiamo essere chiamati a correggere qualcuno, ma dobbiamo sempre edificare, usando le parole che Dio userebbe!
“19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,”
La potenza di Dio è “per noi”: per me e per te!
“20 che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti, 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura,”
Dove ha messo Gesù tutto questa potenza? Versi 22-23
“ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, 23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.”
Vediamo Colossesi 2:15 che parla di Gesù che, dopo la morte scende nell’Ades e cosa va a fare?
“avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui.”.
Continuiamo con Proverbi 28:12 che ci fa sapere che c’è grande gloria quando io e te trionfiamo, camminando nel soprannaturale.”
“Quando i giusti trionfano c’è grande gloria, ma quando prevalgono gli empi la gente si nasconde.”
La chiesa non può rimanere nascosta e deve manifestare la gloria di Dio attraverso la giustizia che regna in noi. Una volta, Martin Luther King disse che il problema di molti credenti non è la fede, ma il fatto di non parteciparla al mondo: credenti che vivono nel mondo nascondendo la luce di Dio che è in loro.
II Corinzi 2:14
“Or sia ringraziato Dio, il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza.”
Cosa vuol dire “sempre”? Significa in ogni tempo: ogni giorno. Ovviamente, dobbiamo sottolineare “in Cristo” perché – come ricorda Paolo in Galati 2:20 – la nostra vita dobbiamo viverla “in Cristo”! Chi stai vivendo se tieni nascosto Cristo che vive in te?
Di cosa ha bisogno una chiesa vittoriosa?
Una chiesa vittoriosa ha bisogno, anzitutto, del fondamento della dottrina di Cristo (insegnamento delle regole del patto che abbiamo con Dio in Cristo Gesù). Sono regole che dobbiamo conoscere, perché la mancanza di conoscenza fa perire e più conosciamo, più gli occhi si aprono su quello che Dio vuole fare:
II Giovanni 9:11-13
“Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo, 11 perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie. 12 Anche se avevo molte cose da scrivervi, non ho voluto farlo per mezzo di carta e di inchiostro, ma spero di venire da voi e di parlarvi a voce, affinché la vostra gioia sia completa. 13 I figli della tua sorella eletta ti salutano. Amen.”
Ma cosa è questa dottrina di Cristo? Ebrei 6:1-2
“Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno;”.
Quindi, una chiesa è vittoriosa anzitutto se cammina nella giusta dottrina. Ma quali erano i pilastri della chiesa “modello” di cui leggiamo in Atti?
Atti 2:42
“Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.”
La dottrina di Cristo, la comunione fraterna e la preghiera. Quando parliamo di comunione fraterna parliamo di una comunione fondata sulla grazia di Dio che ci deve portare ad avere amore genuino gli uni verso gli altri, senza “scegliere”.
Quanto è importante ricevere direzione divina e rivelazione nella preghiera. Ricordiamoci che, quando nella prima chiesa, cominciarono a sorgere dei mormorii, gli apostoli delegarono ad altri alcuni servizi a cui pure attendevano e si dedicarono di più alla preghiera, per ricevere maggiore rivelazione. I problemi vengono quando il mondo entra nella chiesa perché manca la rivelazione, ma quando la rivelazione viene è Dio che dirige le cose in modo soprannaturale. Questo riguarda la chiesa, ma riguarda anzitutto la vita di ciascuno di noi che può e deve essere diretta in modo soprannaturale da Dio attraverso le rivelazioni che cerchiamo in preghiera! Dio ha sempre una parola che può cambiare tutto!
La chiesa vittoriosa è quella che conosce e cammina nella dottrina di Cristo, che vive la comunione con Dio e con i fratelli e che prega. Per noi è fondamentale il tempo della preghiera perché in esso vediamo la mano di Dio muoversi e quando preghiamo, crediamo e ringraziamo! Quando hai un bisogno, devi essere coinvolto tu in prima persona nella preghiera che la chiesa eleva a Dio anche per quel bisogno.
Redazione a cura di Fabio Pecoraro