Appropriarsi delle promesse di Dio parte 1 #Apostolo Beniamino Cascio
Come credenti, possiamo andare incontro a battaglie, ma è proprio questo il “buon combattimento della fede” di cui parla la Bibbia. Del resto, la fede, nell’armatura del credente, è scudo ed è necessaria quando si va in battaglia (vedi Efesini 6).
Lo scudo della fede insieme alla spada della Parola. Gesù ha combattuto con la Parola!
La fede ci è stata donata quando abbiamo conosciuto Cristo Gesù, proprio per poter credere alle promesse di Dio. Quando siamo stati salvati e abbiamo ricevuto tutti i benefici della espiazione e redenzione di Cristo, siamo entrati nel piano di Dio per tornare ad essere rivestiti, da figli, della gloria di Dio.
In che modo Dio ha fatto tutto questo?
Romani 8:29-30 ci dà una sintesi di questo piano.
Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.
Siamo stati “rivestiti di giustizia” attraverso la giustificazione procurata dal sacrificio di Gesù. Il sangue è stato sparso e nel sangue, dice la Bibbia, c’è la vita per la quale io e te, ora, siamo la giustizia di Dio.
Giustificati, dice la lettera ai Romani e anche glorificati. La gloria che possiamo sperimentare adesso è in qualche modo “parziale”, ma quando saremo con Lui, vedremo la pienezza della Sua gloria. Per questo la morte non può far paura al credente, essendo un mero passaggio: non fine, non morte, ma temporanea separazione dal corpo! Ma tu ed io non siamo soprattutto corpo, non ci identifichiamo con esso, perché siamo immagine di Dio: questa è la nostra identità!
In Cristo Gesù ci è stata promessa una perfezione che dobbiamo ancora sperimentare, perché non la viviamo ancora, ma Dio – in Cristo – ci vede perfetti!
La salvezza è appropriazione dei benefici che Cristo ci ha procurato per riportarci alla vita eterna e alla gloria perduta!
Dio ha fatto un patto con Abramo e poiché ha fatto quel patto, in esso, ha fatto delle promesse. Tutte le promesse di Dio, in Cristo, sono “si ed amen”!
Genesi 12, dal verso 1, ci riporta le parole rivolte da Dio ad Abramo. Dio porta quest’uomo a lasciare le cose vecchie: cose a cui egli era abituato. Le cose vecchie, le tradizioni, spesso, ci vincolano e ci limitano, ma quando Dio ti chiama a lasciare qualcosa, sappi che Lui ha già preparato qualcosa di nuovo per te!
Dio porta avanti il piano di redenzione e per farlo esorta Abramo a lasciare il paese, il parentado, la casa del padre e gli promette di portarlo in un altro paese che gli avrebbe mostrato. In quel paese, dice Dio ad Abramo, tu “sarai” una benedizione e diventerai una nazione!
“Essere” una benedizione è molto più di ricevere benedizione!
Al verso 3, leggiamo della benedizione che genera benedizione: per questo è importante benedire! In questo passo, le parole di Dio proteggono e danno dignità ad Abramo!
Nessuna delle promesse fatte da Dio ad Abramo avrebbe potuto adempiersi se questi non avesse ubbidito alla prima esortazione di Dio. Abramo, quindi, va. Parte e lascia tutto: mette tutto quello che poteva su dei carri e parte per un’avventura di cui ciascuno di noi è continuazione, come progenie di Abramo.
Le promesse ci fanno spesso sognare, ma dobbiamo compiere un cammino di fede.
Vediamo, quindi, come possedere le promesse di Dio, ma prima dobbiamo comprendere cosa ci è stato donato, in termini di espiazione e redenzione, attraverso il sacrificio di Cristo.
Le parole espiazione e sangue, vengono utilizzati 523 volte nella Bibbia.
● Remissione dei peccati: tutti quanti ne abbiamo fatti nella vita, ma attraverso il sangue sparso per l’espiazione, è stato pagato il prezzo di quei peccati. Per questo, il diavolo non può più accusarti per quei peccati. Il diavolo comparve a Martin Lutero mentre stava nella sua stanza, gli aprì davanti un rotolo con su scritto tutti i peccati che aveva commesso nella propria vita. Sotto il peso di quei peccati, il monaco chiese aiuto allo Spirito Santo che gli ricordò che Gesù aveva pagato per quelle accuse.
● Salvezza dal’ira (cioè dalla condanna).
● Liberazione dall’inferno a cui eravamo destinati.
● Santificazione. Senza essa, nessuno verrebbe Dio. È perché sei santo in Cristo che potrai vedere Dio: sei stato appartato per Dio e Gli appartieni!
● Cittadinanza. La tua città è la Gerusalemme Celeste di cui si parla in Apocalisse. Una città illuminata dalla presenza di Dio! Io e te apparteniamo a questa città!
● Pace con Dio. Prima della espiazione eravamo, per natura, separati da Dio.
● Purificazione della coscienza. Anche se hai ricevuto la salvezza, certe volte, la nostra coscienza ci riporta alla mente cose del passato, maledizioni o ribellioni dalle quali abbiamo bisogno di essere purificati. Il sangue ti purifica, ma la Parola purifica anche la coscienza e cambia i pensieri.
● Redenzione. Redento è colui che è stato sostituito nella condanna.
● Elevati benefici sacerdotali. I sacerdoti hanno il beneficio di servire alla presenza di Dio: questo onore lo abbiamo da figli e per questo dobbiamo camminare in modo degno della dignità sacerdotale che abbiamo. Siamo Re e regine! Le paure e le minacce del passato non hanno più niente a che fare con te! Noi abbiamo il sacerdozio per parlare nel nome di Gesù, come Aaronne parlava nel nome di Mosè: quindi è un sacerdozio ancora migliore!
● Accesso a Dio. Abbiamo accesso alla Sua presenza per mezzo del sangue di Gesù. Presso il trono della grazia nessuno è rigettato.
● Elezione divina. Dio ti ha scelto non quando sei nato, non quando hai creduto in Gesù, ma “prima della fondazione del mondo”: è la tua elezione, portala avanti!
● Lavati da tutti i peccati e ricoperti dal buon odore di Cristo.
● Vita eterna ed abbondante.
● Nuovo patto: il completamento e compimento di tutti i patti fatti da Dio a partire da quello con Abramo, poi Israele e infine Davide. Con Cristo, tutti i patti precedenti si completano.
● Nuova nascita: una vita completamente nuova. Spesso non andiamo nel soprannaturale perché restiamo ancorati allo stile di vita del passato, ma ci è stata data una vita soprannaturale che ha a che fare con la vita di Dio! Dobbiamo crescere in questo, imparando a fidarci di Dio giorno dopo giorno, come ha fatto Abramo quando ha lasciato tutte le cose che gli stavano dietro, protendendosi verso quello che Dio aveva preparato per lui. Questo è un processo quotidiano.
● Giustizia di Dio impartita sulla terra. Quanto bisogno c’è, oggi come oggi, della giustizia di Dio manifestata sulla terra! Dobbiamo rimanere fermi e camminare nei principi della Parola perché possa restare discernimento tra ciò che è giusto e ciò che non lo è!
● Vittoria sui poteri dei nemico.
● Autorità di cacciare i demoni nel nome del Gesù: nel nome di colui che li ha cacciati via. Nel nome di Gesù, sei tu che puoi fare cambiare l’atmosfera di un ambiente!
● Appartenenza al corpo di Cristo. Non pensare che quando manchi tu, quando non stai lodando tu, non faccia nessuna differenza: a Dio manda sempre la tua voce, perché sei parte del corpo di Cristo! Se vuoi vivere nella vittoria, tutte le parti devono funzionare!
Redazione a cura di Fabio Pecoraro