Comprendendo la tua assegnazione #Profeta Ricardo Robles
AVVISI:
14-16 dicembre 2018: Conferenza nazionale PDG (con John e Lisa Bevere)
*
Sono venuto dal Cile, con la mia famiglia, a vivere in Italia. Dio ci ha chiesto di lasciare tutto, casa, cibo, famiglia e quello che voglio dire da parte di Dio è che così come Israele è l’orologio profetico del mondo, allo stesso modo l’Italia lo è dell’Europa.
Ci sono molte strutture, molte religioni, molti ministeri che scompariranno. Non dico che scompariranno le chiese, ma dico che ci sarà un residuo guidato dalla rivelazione dello Spirito Santo. Non è facile parlare di ministeri abbattuti, ma la verità è che Dio si muoverà dove è messo al primo posto: Lui è primo o non è affatto.
Dio mi ha detto di parlarvi di un risveglio già cominciato!
In un risveglio ci sono due tipi di persone: quelli che lo sentono prima che arrivi e quelli che lo vedono dopo che esso è già iniziato ed io so che questo è un luogo in cui ci sono persone che appartengono alla prima categoria.
Ci saranno calamità naturali in Italia, ma non spaventatevi, perché è un segno che qualcosa si sta muovendo nel mondo spirituale: segno che Dio sta rimuovendo vecchi schemi per aprire nuovi cammini. Perfino la terra già sa che qualcosa è già cominciato in Italia: Dio si prende cura del Suo popolo, non vi preoccupate, ma ogni mattina, appena svegli, come italiani, dichiaratelo: il risveglio è già cominciato!
Vi porto i saluti di mia moglie, una grande donna di Dio. Spesso noi uomini siamo il risultato della integrità segreta delle nostre mogli e voglio dirvi che quando si dice che dietro un grande uomo c’è una grande donna è una bugia: non è dietro, ma accanto e alcune volte perfino davanti!
Prendiamo Giudici 9:8-15
Un giorno gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su di loro; e dissero all’ulivo: “Regna su di noi”. 9 Ma l’ulivo rispose loro: “Rinuncerò io al mio olio col quale DIO e gli uomini sono onorati, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?”. 10 Allora gli alberi dissero al fico: “Vieni tu a regnare su di noi”. 11 Ma il fico rispose loro: “Rinuncerò io alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi sopra gli alberi?”. 12 Allora gli alberi dissero alla vite: “Vieni tu a regnare su di noi”. 13 Ma la vite rispose loro: “Rinuncerò io al mio mosto che rallegra DIO e gli uomini, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?”. 14 Allora tutti gli alberi dissero al rovo: “Vieni tu a regnare su di noi”. 15 Il rovo rispose agli alberi: “Se volete veramente ungermi re per regnare su di voi, venite a ripararvi alla mia ombra; altrimenti esca dal rovo un fuoco, che divori i cedri del Libano!”.
Una delle parabole che preferisco è quella degli alberi che cercavano chi dovesse regnare su di loro. Scelsero l’ulivo, ma questi non volle lasciare i propri frutti, con cui onorava Dio, per regnare su di loro e così anche il fico e la vite: tutti la stessa risposta. Giunsero, dunque al rovo. Questo è l’unico albero privo di frutti e questo accettò l’offerta.
La proposta degli alberi era una buona proposta, ma l’ulivo, il fico e la vite avevano chiara la propria chiamata e anche se la proposta era buona hanno potuto riconoscere che non era buona per loro. L’albero che non aveva chiarezza della propria assegnazione, viceversa, accetta l’offerta.
In Cile diciamo per la gente che non ha chiarezza della propria assegnazione che “qualunque pullman per loro va bene”, ma io ricordo sempre a queste persone che non è così e alle persone che sono single, ad esempio, ricordo che non si devono sposare con una persona qualunque, ma con un proposito stabilito da Dio! Ti sposi con un proposito che è per tutta la vita. Vale lo stesso per la chiesa: quando hai chiara la tua assegnazione, un pastore o un altro non è la stessa cosa! Una chiesa ha un solo padre ed una sola madre e c’è un DNA di cui hai bisogno e tu non puoi andare in qualunque chiesa e tu hai il DNA di un solo posto, di un solo padre e di una sola madre. Paolo lo ha detto nella lettera ai Corinzi. Anche se le chiese sono stabilite da Dio, è Lui che ti porta lì dove devi stare e non ha senso fare il giro delle chiese! Quando sei nella chiesa della tua assegnazione, ti succede quello che successe ad Elisabetta quando incontrò Maria: il bambino sussultò nel suo ventre!
Salmo 1:3.
Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà.
A tutti piace il tempo della raccolta. Molto meno piace quello della semina: tempo che io chiamo il tempo del silenzio di Dio. Tempo in cui non vedi risultati e talvolta rischi di scoraggiarti, ma io voglio dirti che questo è un tempo di silenzio di Dio, ma non è un tempo in cui Dio non fa, ma è il tempo in cui Lui parla più forte e livella la tua assegnazione. Molte volte la tua fede non è all’altezza della tua chiamata. Abbiamo una falsa umiltà religiosa. Un giorno, l’angelo dell’Eterno apparì a Gedeone e lui rispose guardando alla propria condizione. La sua fede non era ancora all’altezza della chiamata, ma quando l’angelo interviene Gedeone si vede come il liberatore di Israele perché la sua fede era stata portata a livello della sua chiamata. Dio vuole insegnarti a non camminare per visione, ma per fede! Il silenzio di Dio è il tempo in cui la nostra fede sale al livello della chiamata che Lui ha per noi.
Io ti dico da parte di Dio che sei stato chiamato per cose grandi e non parlo di fama, della tua faccia sulle locandine delle conferenze o sulle copertine dei CD, ma di EFFICACIA! La stessa efficacia che ha permesso a Gedeone di sconfiggere con i suoi pochi uomini i molti che gli stavano contro!
Salmo 52:8.
Ma io sono come un ulivo verdeggiante nella casa di DIO; io confido sempre nella benignità di DIO.
Si tratta di un salmo scritto quando Davide stava scappando da Saul. Davide è nascosto nel tempio e Saul lo cerca per ucciderlo: in questo momento, il salmista dice di se stesso di essere come un ulivo piantato nella casa dell’Eterno.
L’ulivo può vivere più di duemila anni ed ha un’altra caratteristica: non muore neppure in pieno deserto. Questo vuol dire che nel mezzo della tua crisi, se hai Cristo, sei come un ulivo che in piena crisi, in pieno deserto, sopravviverai ed anzi sarà in quel tempo che crescerai.
Geremia dice che in tempo di siccità non cesseremo di fiorire! Nella crisi, noi siamo diversi: la gente senza Cristo muore, ma noi cresciamo di più! Ti dirò di più: la Parola dice che siamo come il chicco di grano che dà frutto quando è sotto terra e per questo dico che quando siamo sotto terra è proprio quello il momento in cui cresceremo!
Quando Israele era oppresso in Egitto, più crescevano le oppressioni del Faraone, più il popolo prosperava! Quando sei nel momento di peggior crisi, quello che nella tua vita era ordinario, Dio lo trasforma in straordinario!
Come l’ulivo verde, io sono piantato nella mia assegnazione!
So che lo sai già, ma ti ricordo che l’ulivo impiega dai trenta ai trentatré anni per dare il suo primo frutto. Sai perché? Perché è l’unico che dà una raccolta che dura ottocento anni! L’ulivo è l’unico albero che ha bisogno di una preparazione così lunga, ma è anche l’unico che ha un tempo di raccolta così lungo! Ti stai ancora domandando il perché di tanto silenzio?
Siamo a dicembre, tempo di bilanci e spesso i nostri bilanci dimostrano un continuo sali e scendi, come un elettrocardiogramma, ma io ti sto profetizzando una raccolta larga, permanente, abbondante e progressiva che non si fermerà più!
Alcune volte, Dio ti sta benedicendo in diverse aree e tu ti aspetti che da qualche parte arrivi un attacco, perché non sei abituato ad una benedizione larga permanente, abbondante e progressiva, ma è questo che ti sto profetizzando e vedrai che il tempo che comincerà con il nuovo anno non sarà più un tempo che ricorderai, nel dicembre del 2019, come un elettrocardiogramma, ma come un tempo di raccolta larga, permanente, abbondante e progressiva!
Salmo 92:12.
Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano.
La palma è l’unico albero che ha qualcosa simile all’adrenalina nell’uomo. Durante un uragano, una tormenta, tutto viene stravolto, ma le palme no e sai perché? Perché quando c’è la tempesta questa loro caratteristica le fa inclinare: inclinare, non cadere. Per questo la palma sopravvive: allo stesso modo, quando c’è la tempesta, la fede che è dentro di te ti farà inclinare perché è Dio la tua giustizia e la tua bandiera. Troppo spesso vogliamo difenderci, opporci, ma la fede ci dice “inclinati”! La Bibbia dice “umiliati davanti al Signore e Lui ti innalzerà”!
Quello che ti sto dicendo è che se tu ti umilii, lo Spirito di Dio ti sussurrerà che la prova è passata, che l’inverno è finito e che è arrivato il tempo della raccolta in cui i frutti ti cadranno addosso!
Prima di andarmene devo dirti, Apostolo, con il Salmo 1:3, qualcosa da parte di Dio. Quando le foglie cadono, vuol dire che è arrivato l’autunno e da questo giorno tu non avrai più autunni, le tue foglie non cadranno più. Viene una accelerazione nella tua vita che ti farà saltare l’autunno e l’inverno e vivrai una permanente primavera ed estate. Non ci sarà più autunno nella tua vita e nel tuo ministero: quello che comincerai a fare adesso prospererà in modo soprannaturale e io porterò una rivelazione soprannaturale e tu trasferirai il fuoco dello Spirito alle generazioni che vengono che non saranno generazioni che prenderanno il peccato, ma che vivranno un livello di santità mai vista prima, una integrità come quella di Giuseppe. Io preparerò la tua vita affinché il fuoco con cui ho marcato il tuo ministero possa essere trasferito ad una generazione non più religiosa, ma di risveglio. Per questo vivrai un fuoco soprannaturale, come a pochi uomini è stato rivelato.
*text*